ALIVERTI-MAFFI VINCONO IL FRANCIACORTA HISTORIC

Alberto Aliverti e Alberto Maffi, su Fiat 508 C del 1937, sono i vincitori del Franciacorta Historic 2023.
Il forte equipaggio bergamasco, già vincitore di due edizioni della Winter Marathon nel 2015 e 2017, centra
il primo successo nella competizione – conquistando il Trofeo BPER Banca – a distanza di oltre 4 anni
dall’ultima gara corsa insieme, con una condotta di gara molto buona nella prima parte di gara e gestita al
meglio nella seconda, precedendo di una sola penalità Edoardo Bellini e Roberto Tiberti, sempre su Fiat
508 C del 1937 della Scuderia Franciacorta Motori. Terzo gradino del podio per gli alfieri della Scuderia
Brescia Corse Andrea Belometti e Doriano Vavassori su Lancia Lambda 221 Spider Casaro del 1929.
Positivo il bilancio della gara, partita alle 11.00 di sabato 8 aprile dalla Cascina San Lorenzo di Capriolo
con 98 equipaggi verificati (a fronte dei 101 iscritti) e un parco partenti di tutto rispetto con molte auto di
prestigio e che grazie anche al meteo ha regalato agli equipaggi una bellissima giornata di sole
attraverso la Franciacorta e lungo il Lago d’Iseo con passaggi spettacolari. Tutte valide le 57 prove
cronometrate previste lungo i 135 chilometri del percorso predisposto come sempre in modo sapiente
dagli organizzatori Roberto e Andrea Vesco.

La gara. Intervallato da tre controlli orari, il nuovo tracciato prevedeva già tante prove nei primi
chilometri di gara sviluppati interamente nel cuore della Franciacorta, con un ritmo incalzante seppur
calibrato al meglio in considerazione delle tante vetture anteguerra presenti in partenza. Nel primo
blocco di prove prima della sosta pranzo alla Dispensa Franciacorta, elegante e apprezzatissima
location nella frazione di Torbiato di Adro, Aliverti e Maffi prendevano immediatamente il comando
della gara lasciando poco spazio agli avversari e chiudendo con un parziale di sole 57 penalità in 28 PC e
con un ampio margine sugli inseguitori, a partire da Edoardo Bellini che seguiva a 85, Malucelli-Limoni

Scaglia su Lancia Beta Montecarlo del 1976 (90), Fabio e Marco Salvinelli su Fiat 508 C del 1938 (96), Bisi-
Cattivelli (Porsche 356 B Coupé, 1963) e Crugnola-Mentasti (Fiat 508 C, 1937) con 98, Belometti (103),

Marini-Marini (Lancia Fulvia Coupé Rallye 1.3 S del 1969) con Mazzoleni-Carrara (Porsche 356 SC Coupé,
1963) e Fontana-Scozzesi (Fiat 1100/103 E TV, 1957) a chiudere la top ten provvisoria con 120 penalità.
La seconda parte di gara, con un profilo altimetrico decisamene più vario e il passaggio su alcuni
saliscendi impegnativi come quelli di Brione, Nistisino, Polaveno e Ome, non portava grossi scossoni alla
graduatoria con Bellini che – dopo la serie di 4 prove prevista a Polaveno – recuperava terreno (123) su
Aliverti (110); Malucelli seguiva a 125 davanti a Salvinelli (130) e, più staccati, Bisi (166), Marini (169),
Belometti (180), Mazzoleni (183) con Roversi-Salari (Rally ABC, 1928) e Sala-Saleri (Lancia Aprilia, 1937)
che recuperavano fino al 9° e 10° posto provvisorio con rispettivamente 188 e 189 penalità.
Le successive prove lungo la discesa di Ome e all’interno dell’azienda locale Molemab (novità di questa
edizione) non regalavano grosse sorprese con la classifica parziale che rimaneva pressoché immutata;
dopo la sosta per il controllo orario all’Azienda Agricola Villa di Monticelli Brusati, splendido borgo
immerso nei caratteristici vigneti locali, erano previste le ultime 6 PC a Fantecolo, Monterotondo e
Provaglio d’Iseo, che servivano unicamente per delineare la graduatoria finale – che prevedeva
l’applicazione del coefficiente correttivo legato all’anno di produzione della vettura – con Aliverti che,
nonostante le ultime due prove interpretate non al meglio, manteneva per un solo centesimo il vantaggio
su Bellini e con Belometti che guadagnava terzo posto. A seguire Salvinelli, Malucelli, Roversi, Sala, Bisi e
a chiudere le prime 10 posizioni Alberto Riboldi con il figlio Federico (Fiat 508 C, 1937) e Paolo Sabbadini e
Melania Gastaldi su Triumph TR3 del 1957.

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